Negli ultimi anni, la Croazia è emersa come una delle realtà più promettenti per l’e-commerce nell’Europa sud-orientale. Nonostante una popolazione di soli 3,8 milioni di abitanti, grazie alla sua posizione strategica nel cuore dei Balcani, la Croazia è animata da un’economia in crescita e da una tendenza a una maggiore connessione in rete. Nonostante questo notevole potenziale, il mercato croato dell’e-commerce è ancora poco saturo e largamente inesplorato, soprattutto da parte degli operatori esteri. Ciò può quindi costituire un’interessante opportunità di espansione per le aziende italiane ed europee che desiderano conquistare altri mercati.

La svolta durante la pandemia

Il vero punto di svolta, ovviamente inaspettato, per l’e-commerce croato è arrivato nel 2020, in occasione della pandemia da Covid-19. Come accaduto in molti altri Paesi, tra cui l’Italia, le restrizioni imposte dal lockdown hanno costretto un’ampia parte della popolazione a ricorrere agli acquisti online. Nel caso croato, ciò che ha però stupito è stata la portata del cambiamento, davvero enorme, in un Paese dove fino a quel momento il commercio elettronico era rimasto del tutto marginale.

Non si è trattato, come in altri Paesi, di una semplice evoluzione tecnologica, ma di una vera e propria rivoluzione nel modo di pensare e nelle abitudini di vita. Il 2020 può essere quindi considerato il punto di partenza per una crescita dell’e-commerce che, come confermano i dati, è destinata a consolidarsi in futuro.

Dati e fatti sulla Croazia e sulla sua economia

La Croazia, con una superficie di circa 56.594 km², è leggermente più grande della Danimarca e più piccola dell’Irlanda. Confina a nord con Slovenia e Ungheria, a est con la Serbia, a sud-est con la Bosnia ed Erzegovina, si affaccia a ovest sul Mar Adriatico. La capitale, Zagabria, conta circa 800.000 abitanti ed è il cuore politico, economico e culturale del Paese.

Considerando l’Indice di Sviluppo Umano (HDI), la Croazia si posiziona al 40° posto nella classifica mondiale con un valore di 0,858, non lontano da Paesi come Slovacchia (0,848) e Ungheria (0,846). Il PIL nazionale nel 2023 si è attestato a 84,39 miliardi di dollari, con un PIL pro capite di circa 17.147,17 dollari.

Entrata a far parte dell’Unione europea nel 2013, la Croazia ha adottato l’euro nel 2023, entrando molto recentemente nell’Eurozona e nello spazio Schengen. Tale passaggio ha consentito di semplificare gli scambi commerciali con gli altri Paesi membri, eliminando barriere doganali e uniformando le normative fiscali e commerciali.

Connessione e digitalizzazione: un progresso graduale

Uno dei fattori che ha impedito, negli anni precedenti, un rapido sviluppo del commercio elettronico nel Paese balcanico è stata sicuramente la scarsa diffusione della connessione Internet. Basti pensare che nel 2009 solo il 50% delle famiglie croate aveva accesso alla rete, quota che è salita all’85% nel 2022 e ha raggiunto un ragguardevole 89,6% nel 2023.

Nonostante l’aumento degli utenti connessi, la qualità del servizio non è ancora ottimale. Molte zone rurali non sono ancora raggiunte dalla banda larga e i costi mensili di accesso a Internet sono superiori alle tariffe medie europee. Per rispondere a questa sfida, il governo croato ha varato nel 2021 un Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga valido fino al 2027, che mira a fornire velocità di download di almeno 100 Mbps a tutte le famiglie, con una copertura della rete 5G in tutte le principali città e autostrade.

L’uso dei social media è comunque in continua crescita: si prevede che entro il 2028 saranno 3,4 milioni i croati attivi sulle piattaforme social. Questo trend apre la strada a nuove strategie di marketing digitale, rendendo la pubblicità online – in particolare sui social – uno strumento sempre più rilevante per l’e-commerce.

Come e che cosa preferiscono acquistare online i consumatori croati

Come rivela un sondaggio condotto nel 2023, quasi la metà dei consumatori afferma di aver effettuato almeno un acquisto online nei tre mesi precedenti. Nonostante questo trend positivo, va sottolineato però che l’82% della popolazione si definisce ancora scettico nei confronti dello shopping online. Le principali obiezioni sarebbero la difficoltà di accesso alla rete, i costi di spedizione troppo elevati, i tempi di consegna lunghi e diversi timori sulla sicurezza dei pagamenti.

A tal proposito, non va sottovalutato assolutamente l’aspetto culturale. Il 29% degli intervistati afferma infatti di preferire gli acquisti in negozi fisici, per poter toccare con mano i prodotti o per fedeltà ai titolari dei punti vendita locali. Queste abitudini stanno gradualmente cambiando, soprattutto tra le persone giovani: nella fascia d’età 18-35 anni, circa il 70% effettua acquisti online, contro il 10% degli ultracinquantenni.

Tra le categorie di prodotti preferite dai croati nell’e-commerce ci sono i biglietti aerei, al primo posto con il 72% degli intervistati, abbigliamento e accessori, gioielli e dispositivi elettronici. Nel 2023, il 26% degli acquirenti online ha speso tra i 500 e i 1.000 dollari in acquisti digitali, un dato significativo se rapportato al potere d’acquisto medio del Paese. Il più grande operatore del mercato croato dell’e-commerce è ekupi.hr, una piattaforma di acquisti online simile ad Amazon. Il negozio ha registrato un fatturato di 60,2 milioni di dollari nel 2024.

Modalità di pagamento: il contrassegno è il metodo preferito

Tra le particolarità del mercato croato, va sicuramente segnalata l’ampia diffusione del pagamento alla consegna, ormai superato e quasi dimenticato in molti altri Paesi che sono passati in massa ai pagamenti elettronici. Il 46% degli acquirenti online in Croazia preferisce ancora il contrassegno, probabilmente perché resiste ancora una certa diffidenza verso i pagamenti elettronici, unita a una scarsa confidenza con il mondo dell’e-commerce.

Al secondo posto si trova la carta di credito, ancora molto utilizzata, e i portafogli digitali come PayPal, scelti dal 37% degli utenti, soprattutto tra i più giovani e tecnologicamente esperti.

Risulta pertanto vantaggioso, per chi desidera avventurarsi sul mercato croato, proporre ai propri clienti la possibilità di pagare alla consegna.

Localizzazione e aspetti linguistici

La lingua ufficiale della Croazia è il croato, una lingua slava che, fino al 1991, era parte della lingua comune serbo-croata insieme a bosniaco, serbo e montenegrino. Oggi, dopo decenni di scontri, tali lingue si sono ufficialmente diversificate.

Per rispetto delle identità locali, è quindi altamente sconsigliato utilizzare una versione “generica” dei contenuti linguistici. Realizzare un sito di e-commerce in lingua croata, evitando di mescolare codici linguistici vicini ma distinti, è fondamentale per ottenere la fiducia dei consumatori.

È importante notare che oltre l’80% dei croati parla una seconda lingua, principalmente l’inglese (60%), seguito da tedesco e italiano.

Normative e burocrazia: operazioni semplificate dopo l’ingresso nell’UE

Dal punto di vista normativo e doganale, vendere in Croazia è particolarmente semplice per i soggetti commerciali dell’Unione europea. Come membro dell’UE e del mercato interno, la Croazia non richiede infatti dazi doganali, né dichiarazioni per le merci provenienti da altri Paesi UE. Premesso che l’entrata nell’UE ha abolito i dazi doganali, alle frontiere interne resta comunque l’obbligo di versamento dell’IVA.

Le normative europee sui requisiti di etichettatura e certificazione sono pienamente applicabili: i prodotti devono riportare informazioni essenziali in lingua croata, per garantire trasparenza e tutela del consumatore.

Conclusioni

Come si evince dalle osservazioni sopra riportate, il mercato croato dell’e-commerce si connota per alcune peculiarità specifiche che, se tenute in debita considerazione, non solo non costituiscono un ostacolo, ma possono addirittura diventare un vantaggio in termini concorrenziali.

Il mercato croato è per certi versi tradizionalista, soprattutto nel suo attaccamento all’acquisto fisico e alla diffidenza verso il digitale, ma è anche molto dinamico e aperto al cambiamento, soprattutto nella fascia d’età più giovane e quindi più tecnologicamente esperta e connessa.

La chiave del successo è fornire un’esperienza utente localizzata, con contenuti in lingua croata, che offra opzioni di pagamento affidabili e servizi di spedizione trasparenti ed economici.

Un mercato ancora in larga parte non esplorato e quindi aperto a chi per primo saprà porsi nel modo giusto.

Fonti

 

autor_eurotext_100Autore: Redazione Eurotext

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