Con la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa centrale, l’Austria rappresenta un importante hub per le imprese, in particolare per quelle di lingua tedesca. Inoltre, è un mercato di importazione molto forte, con circa il 35% delle merci importate provenienti dalla vicina Germania. Ma l’Austria non è una “Germania in miniatura”: ci sono numerose peculiarità di cui è necessario tener conto per approdare con successo al commercio elettronico austriaco.

Dati e fatti sull’Austria

Con una superficie di soli 83.900 km², l’Austria non è certamente tra i Paesi UE più grandi per dimensioni, ma la sua posizione e l’eccellente infrastruttura logistica la rendono comunque un obiettivo di grande valore per le imprese. Confina a nord con la Germania, a ovest con la Svizzera e il Liechtenstein, a sud con l’Italia e la Slovenia, a est con l’Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca.

L’Austria è una repubblica federale composta da nove Länder o regioni: Burgenland, Carinzia, Alta Austria, Bassa Austria, Salisburghese, Stiria, Tirolo, Vorarlberg e Vienna. Nel 2024 conta circa 9 milioni di abitanti, quasi 2 milioni dei quali vivono a Vienna, la capitale. Altre città importanti sono Graz, Salisburgo, Linz e Innsbruck. Diversamente da quanto avviene nei Paesi confinanti, in Austria la popolazione non tende a concentrarsi nei grandi agglomerati urbani, ma è distribuita piuttosto uniformemente sul territorio: il 58,9% degli austriaci vive in aree urbane, mentre il 41,1% vive in aree rurali.

L’Austria è entrata a far parte del Mercato Unico Europeo nel 1995, anno in cui ha aderito all’UE. Nel 1997 ha firmato l’Accordo di Schengen. Nel 1999 ha adottato la moneta unica, che ha sostituito lo scellino austriaco.

Lingua e localizzazione: aspetti da non sottovalutare

Per un’azienda che si approccia al mercato austriaco, essere già presente sul mercato tedesco o sul mercato svizzero rappresenta indubbiamente un vantaggio: molti dei testi utili per l’export, dalla manualistica ai testi per il marketing, saranno probabilmente già stati tradotti in tedesco. Ma attenzione: occorre distinguere tra le varietà della lingua tedesca. Proprio come accade tra Stati Uniti e Regno Unito, noti per essere due Paesi “divisi da una lingua comune”, il tedesco usato in Germania e il tedesco austriaco presentano differenze nel vocabolario, nello stile di scrittura e nella grammatica. Gli austriaci sono molto orgogliosi dei loro dialetti regionali, e la maggior parte di loro preferisce utilizzare il proprio dialetto locale piuttosto che il tedesco standard.

Sebbene il tedesco usato in Germania venga generalmente compreso senza problemi anche in Austria, scegliere di esprimersi nella varietà tedesca in contesti che richiederebbero l’uso della varietà locale della lingua farà storcere il naso a più di un austriaco. Questo è particolarmente importante da tenere a mente quando si deve tradurre del materiale pubblicitario destinato ai consumatori austriaci. Le pubblicità, specialmente quelle contenenti giochi di parole, saranno più efficaci se adattate al gruppo target locale e al relativo dialetto.

Va inoltre notato che circa il 5% degli austriaci parla sloveno o croato. In alcune aree della Carinzia e del Burgenland, vicino ai confini, queste lingue minoritarie hanno status ufficiale, tanto che la segnaletica è bilingue. Se si sta specificamente mirando a queste aree, è importante prestare attenzione alle convenzioni linguistiche locali.

La situazione economica: mercato, importazioni ed esportazioni

Dopo un calo indotto dalla pandemia nel 2020, il prodotto interno lordo (PIL) dell’Austria nel 2022 si è attestato su circa 441 miliardi di dollari USA, con un PIL pro capite di circa 66.900 dollari USA, superiore a quello della Germania (64.080 dollari USA). Questo colloca l’economia austriaca a un livello comparabile con quello di Paesi come Danimarca e Irlanda. Le previsioni indicano una crescita costante negli anni a venire.

Nel 2021, l’industria ha contribuito al 29,2% della produzione totale, con un incremento rispetto all’anno precedente, mentre il settore dei servizi rappresenta il 69,4% della produzione economica. Il partner commerciale più importante dell’Austria è la Germania, dove va a finire circa il 30,5% delle esportazioni. Altri mercati di esportazione importanti sono gli Stati Uniti (6,6%), l’Italia (6,2%), la Svizzera (5,3%), il Regno Unito e la Cina.

Nel 2021, le importazioni di merci hanno superato le esportazioni e la bilancia commerciale ha registrato un deficit pari a circa 14 miliardi di euro.

Tendenze nell’uso di Internet

Secondo Datareportal, nel 2021 erano circa 8,3 milioni gli austriaci che utilizzavano Internet. Nel 2022, il 93% delle famiglie austriache aveva accesso a Internet a banda larga e l’uso di Internet mobile è salito a oltre l’80%. Si prevede che la penetrazione di Internet mobile raggiungerà il 90% entro il 2028.

Nel 2022, il 62% degli austriaci di età compresa tra 16 e 74 anni ha utilizzato Internet per acquistare beni e servizi, con un’influenza crescente delle generazioni più giovani. L’uso degli smartphone per gli acquisti online è aumentato notevolmente: il 71% delle persone tra i 30 e i 39 anni utilizza il telefono per fare acquisti, rispetto al 33% del 2017.

In Austria non si registrano differenze significative nell’uso di Internet tra i due sessi: attualmente la percentuale di donne che lo utilizzano è del 90,9%, contro il 94,2% degli uomini.

Tra i siti web più popolari in Austria ci sono Google e YouTube, seguiti da Amazon e dal sito di notizie orf.at. Circa l’80% degli austriaci utilizza i social media.

Tendenze nel comportamento d’acquisto in Austria

Secondo dati di Statista, circa il 54% dei consumatori austriaci, ovvero 4,9 milioni di persone, ha acquistato beni al dettaglio online nel 2021. Il sito di e-commerce più popolare in Austria è Amazon.de (non esiste un sito Amazon specifico per l’Austria), seguito dal rivenditore di abbigliamento zalando.at, dal rivenditore di elettronica mediamarkt.at e dalla farmacia online shop-apotheke.at.

Il metodo più comune per pagare gli acquisti online è con carta, che rappresenta quasi il 40% delle transazioni. I portafogli digitali come PayPal e i bonifici bancari seguono a ruota, rappresentando rispettivamente il 26% e il 23% dei pagamenti online.

Conclusioni

L’Austria si configura come un’opzione strategica per l’espansione internazionale, grazie alla prossimità geografica e alla condivisione della valuta con altri Stati membri dell’UE. Inoltre, se si vende già ad altri consumatori di lingua tedesca, sarà necessario soltanto adattare e localizzare il materiale considerando le peculiarità linguistiche e culturali dell’Austria. Il Paese presenta una popolazione ben connessa e digitalmente esperta, con una crescente inclinazione verso gli acquisti online. La sua posizione centrale e la robusta infrastruttura logistica offrono alle imprese l’opportunità di accedere facilmente ai mercati vicini e ampliare la loro portata a livello europeo.

Fonti

 

autor_eurotext_100Autore: Redazione Eurotext

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