L’Inghilterra, patria di una ricca storia e di una cultura cosmopolita, si distingue anche come un importante attore nel mondo dell’e-commerce. Con le sue vibranti città, l’iconica scena commerciale e una popolazione sempre più connessa, il Regno Unito è diventato un terreno fertile per l’innovazione nel settore del commercio digitale. Oggi l’e-commerce permea le abitudini di acquisto degli inglesi, offrendo una vasta gamma di prodotti e servizi accessibili con un semplice clic. Attraverso piattaforme online locali e globali, i consumatori britannici possono soddisfare le loro esigenze di shopping in modo conveniente e flessibile.

Alcune informazioni sul Paese

L’Inghilterra si trova nella parte meridionale della Gran Bretagna. È il Paese più grande del Regno Unito, sia per estensione sia per numero di abitanti. L’Inghilterra si estende su una superficie pari a poco più di 130.000 km², vicina a quella della Grecia, e conta 55 milioni di abitanti. La capitale, Londra, è la città più grande e allo stesso tempo la più internazionale: la popolazione londinese, infatti, è costituita per più di un terzo da cittadini stranieri.

L’Inghilterra confina a nord con la Scozia e a ovest con il Galles. Il Canale della Manica separa la Gran Bretagna dalla Francia e dal resto del continente europeo: nel 1994 è stato costruito un tunnel, affettuosamente chiamato dagli inglesi “The Chunnel”, che permette ai treni di collegare direttamente Francia e Inghilterra.

La Brexit e il suo impatto sul commercio con l’estero

Il termine “Brexit”, parola composta nata dall’unione di “Britain” (Regno Unito) ed “exit” (uscita), si riferisce alla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea (UE) dopo un referendum tenutosi nel giugno 2016. Questo storico voto ha generato un processo politico complesso e controverso che ha portato il Regno Unito a lasciare ufficialmente l’UE il 31 gennaio 2020, un evento seguito da un periodo di transizione che è terminato il 31 dicembre dello stesso anno.

La Brexit ha avuto profonde implicazioni politiche, economiche e sociali, influenzando le relazioni internazionali, l’immigrazione e molti altri aspetti, tra cui anche l’e-commerce. Le relazioni tra il Regno Unito e l’UE rimangono tuttavia strette, in particolare per quanto riguarda il libero scambio di merci tra Regno Unito e UE, che continuerà a essere garantito in virtù dell’accordo commerciale e di cooperazione “zero tariffe, zero quote”.

Fatto salvo questo particolare accordo, però, in termini di dogana e tassazione il Regno Unito è ora trattato come qualsiasi altro Paese extra UE. Le aziende devono ad esempio presentare dichiarazioni doganali quando importano ed esportano prodotti in Inghilterra e nel resto del Regno Unito (esclusa l’Irlanda del Nord). Ci sono poi ulteriori requisiti di licenza e/o di documentazione per l’importazione o l’esportazione di alcune merci come rifiuti, sostanze chimiche pericolose, OGM, alcol, tabacco o carburante.

Le regole e le procedure per la riscossione dell’IVA nelle vendite sono diverse da quelle dell’UE e dell’Irlanda del Nord: un’azienda dell’UE che vende a clienti nel Regno Unito dovrà pertanto pagare l’IVA secondo le regole e le aliquote britanniche. Inoltre, le imprese dell’Unione europea che desiderano operare nel Regno Unito devono richiedere un numero di registrazione e identificazione degli operatori economici dell’UE (EORI) per completare le formalità doganali.

Che lingue si parlano in Inghilterra?

Nel 2021, circa 52,6 milioni di persone in Inghilterra e Galles parlavano inglese (o gallese in Galles) come lingua principale, pari circa al 91,1% della popolazione. La crescente presenza di cittadini di origine straniera, tuttavia, fa sì che la percentuale delle persone di madrelingua inglese sia in calo rispetto al 92,3% sul totale della popolazione nel 2011.

La multiculturalità della popolazione si riflette nella diversità delle lingue parlate nel Paese: nel 2021, la lingua diversa dall’inglese più parlata in Inghilterra (e Galles) era il polacco, con 611.845 parlanti, seguito dal rumeno con 471.954 parlanti e dal punjabi con 290.745 parlanti. Londra risulta essere la zona linguisticamente più variegata: le tre aree amministrative con la più alta percentuale di persone che dichiarano di parlare una lingua diversa dall’inglese come lingua principale sono tutti quartieri di Londra (Newham, Brent e Ealing).

Dall’inizio degli anni 2000 si attesta in diminuzione, invece, il numero di studenti delle scuole superiori che studiano una lingua straniera: se nel 2002 erano più di tre quarti gli studenti che studiavano una lingua straniera, nel 2017 la percentuale era scesa al 47%. In particolare, negli ultimi anni è aumentato il numero di studenti che imparano lo spagnolo; è diminuito, invece, quello degli studenti che optano per il francese e il tedesco.

L’uso di Internet in Inghilterra

Internet è fortemente presente nella vita degli inglesi. Dati alla mano, la popolazione inglese risulta essere tra le più connesse: con circa 60 milioni di utenti Internet, si attesta al quarto posto in Europa e al diciassettesimo nel mondo. Entro il 2028, si prevede che il numero degli utenti salirà a circa 63 milioni. Il Paese si posiziona al sesto posto a livello mondiale per tasso di penetrazione di Internet, con una percentuale del 98% della popolazione residente che ha accesso al web.

Gli utenti più attivi sono i giovani adulti di età compresa tra i 30 e i 39 anni. Questa fascia di età rappresenta quasi il 30% del totale. Uomini e donne utilizzano Internet in misura pressoché uguale: la differenza di genere è di appena il 2%.

Come comprano gli inglesi: le abitudini di acquisto online

L’Inghilterra, insieme al resto del Regno Unito, costituisce il quarto mercato di e-commerce al mondo. Gli inglesi registrano la spesa pro capite annua per gli acquisti online più alta di qualsiasi altro Paese.

Com’è accaduto in altre parti del mondo, il Covid ha fatto perdere un po’ l’abitudine al pagamento in contanti. Ma per quanto riguarda gli acquisti online, gli inglesi erano già fan di Paypal prima della pandemia, tant’è che già nel 2019 risultava essere il metodo di pagamento più usato per comprare online. Anche le carte di credito, in particolare Visa, sono molto diffuse in Inghilterra. Il motore di ricerca più popolare è Google, che detiene una quota di mercato di circa l’85%.

I principali prodotti/servizi di e-commerce nel Regno Unito sono: moda, elettronica, giocattoli, hobby e bricolage, bellezza, salute e cura, arredamento, media, cibo e bevande.

Il più grande operatore del mercato britannico dell’e-commerce è amazon.co.uk, seguito dai supermercati sainsburys.co.uk e tesco.com.

Conclusioni

In conclusione, l’e-commerce in Inghilterra si conferma come un pilastro fondamentale dell’economia digitale, con una crescita costante e un impatto sempre più significativo sulle abitudini di acquisto dei consumatori.

L’Inghilterra si rivela essere un mercato molto interessante. Tuttavia, a causa delle complicazioni doganali e dell’IVA create dalla Brexit, le aziende che intendono espandere la propria attività in questo Paese dovrebbero consultare un esperto in materia fiscale per affrontare questa espansione in modo consapevole. Occorre inoltre tener conto dell’impegno richiesto dalla preparazione delle pratiche doganali che accompagnano ogni spedizione.

Fonti

 

autor_eurotext_100Autore: Redazione Eurotext

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